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La più romantica delle Cicladi: Santorini

Lo so, Santorini non ha bisogno di nessuna presentazione.
Semplicemente lei è la romantica Santorini!
Si dice che il tramonto di quest’isola sia il più bello al mondo e che, questo, abbia ispirato tantissimi artisti di epoche diverse.  Molti greci scherzano, anche a malincuore, dicendo che turisti e stranieri siano molto più preparati, geograficamente parlando, sull’isola di Santorini piuttosto che sulla Grecia stessa. Ma realemente tutti sono a conoscenza della vera storia di quest’isola?? Facciamo un pò d’ordine.
Quello che ammiriamo oggi è il risultato dell’eruzione vulcanica di 3600 anni fa, chiamata minoica, grande come l’esplosione di 40000 bombe atomiche tutte insieme. Tale eruzione provocò  inevitabilmente uno dei terremoti più violenti della storia, tanto che il vulcano sprofondò negli abissi marini, creando un gigantesco cratere chiamato : la caldera.
Santorini, oggi, è quindi un arcipelago di ben cinque isolette. E la cosa più incredibile è che il vulcano è ancora attivo.
Per la mitologia qui sorgeva la civiltà più avanzata di tutti i tempi, Atlantide!

Sull’isola ci sono tre città principali : Fira (capitale), Imerovigli e Oia.
OIA è magia pura con i suoi piccoli bar e ristoranti affacciati sul più spettacolare tramonto di tutta la Grecia, i mulini a vento che sovrastano tutte le casette, la stradina principale, i vicoletti che inquadrano un mare da cartolina! E fa niente se dovrete sgomitare con decine e decine di turisti in cerca della foto perfetta perchè Santorini è anche questo!
Il volo da Atene è di soli 40 minuti, anche se a noi, sono sembrati molti di più a causa delle continue turbolenze in aria. L’aereoporto di Santorini è molto piccolo, quindi limitatevi a ritirare i bagagli e a chiamare un taxi che vi porterà nella vostra struttura.
Prima cosa che dovete fare è quella di affittarvi un motorino o un buggy, molto diffusi sull’isola e di maggiore comodità perchè se avete intenzione di parcheggiare un auto ad Oia, beh lasciate proprio stare.
La nostra prima tappa di questi due giorni è stata la RED BEACH, senza dubbio una delle più famose spiagge della Grecia. Si trova lungo il versante sud-occidentale dell’isola, a poca distanza dal sito archeologico di Akrotiri. La spiaggia, incastonata tra imponenti scogliere rosse, è raggiungibile, una volta lasciata la macchina nel parcheggio, con una camminata di circa 10 minuti attraverso un sentiero impervio e suggestivo affacciato sullo strapiombo, ma una volta arrivati, tutta la fatica verrà ampiamente ripagata dal panorama mozzafiato.
Vi ritroverete al cospetto di una spiaggia spettacolare, una distesa di sabbia vulcanica rossa mista a granelli neri racchiusa tra alte scogliere di un colore e una bellezza disarmante.
Avevamo letto su vari forum che, questa, fosse una spiaggia “pericolosa” in quanto c’era il rischio di macchiare costume e telo da mare. In realtà a noi non è successo nulla di ciò!

Ad Atene ci eravamo limitati a mangiare un semplice panino fugace ma qui a il pranzo è diverso, perchè il richiamo della cucina greca si fa sentire fortemente.
Così risaliti in scooter ci dirigiamo verso Perissa, esattamente sul versante opposto, e lì, sul lungomare, scorgiamo una bella taverna con terrazza sulla spiaggia. Feta, Suvlaki e una bella Mythos ghiacciata fanno da cornice ad un pranzo rilassante e spensierato.
Con la pancia piena ed il sorriso sul volto, riprendiamo il motorino e ci dirigiamo nella città del tramonto. Dovete sapere che Santorini è caratterizzata da una strada, praticamente unica e circolare, dove avrete la possibilità di ammirare spettacolari punti panoramici, paesaggi agricoli e moltissimi vitigni!

Arrivati a Oia, parcheggiate bene il motorino perchè la multa è dietro l’angolo. Percorrete il viale principale e dirigetevi verso il CASTELLO VENEZIANO perchè è da lì che lo spettacolo prende vita:
il tramonto più atteso di tutta la Grecia. Persone che si affollano in ogni angolo pronte a scattare la foto della vita o ad immortare in un video la magia di questo momento. Vi consiglio solo una cosa: godetevelo.

Terminata la magia, Santorini si veste a sera e cosi girovagando per i vari vicoletti, veniamo colpiti da un ristorantino con terrazza a strapiombo sul mare: il Thalami. Qui si respira tutta la genuinità della cucina Greca con il Saganaki, la feta, il souvlaki e l’immancabile pita calda!


Il giorno seguente decidiamo di muoverci con un mezzo tutto particolare: l’asinello. E’ un giro che dura circa 5 minuti ed ha un costo di 5€. Vi basterà recarvi al porto di Ammoudi (Oia) e da lì ogni 5 minuti salgono 4/5 asinelli che vi porteranno fino al centro di Oia. Non ci si stufa mai di Oia e cosi il resto della mattinata la dedichiamo per girare, ancora una volta, questa parte d’isola romantica.

Da Oia ci spostiamo più a sud perchè al centro dell’isola sorge l’altra città più caratteristica di Santorini: FIRA. Anche qui troverete le classiche case a strapiombo sul mare con tetti blu dal tipico stile architettonico cicladico. Questa è la meta turistica più importante e infatti per girarvela vi toccherà sgomitare un pochino. Davanti alla città sorge imponente la caldera. Non c’è un attrazione vera e propria in questo paesino, il consiglio che vi do è quello di perdervi per i vicoletti.
Inglobato a Fira c’è un piccolo villaggio chiamato FIROSTEFANI. La caratteristica di questo villaggio sta nel fatto che è situato nella parte più alta dell’isola infatti per arrivarci avrete due strade: o arrivarci a piedi oppure utilizzare la telesferica che collega il porto alla punta dell’isola (costo 10€ per 3 minuti di viaggio).

Ovviamente per la cena cerchiamo un localino che possa soddisfare i nostri palati. La scelta ricade sulla trattoria Ouzeri, situata al centro di Fira, dove, credetemi, ho mangiato la Moussaka più buona di tutta la Grecia. La sera Santorini si veste per il gran galà. Luci colorate, profumi inebrianti e quel clima di rilassatezza e spensieratezza fanno da cornice ad un contesto naturale più unico che raro.
Santorini è cosi ti prende e ti rapisce. Due giorni in questa isola ci hanno fatto vivere emozioni uniche che difficilmente scorderemo. Ma è tempo di salutarla perchè l’indomani ci aspetta Naxos…

 

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