Atene in un giorno

L’idea di visitare Atene mi è sempre balenata per la testa ma guardando vari blog e video su Youtube ho sempre avuto la sensazione di una città “povera” in termini di bellezza. C’è chi dice che è da visitare in un giorno, chi da non visitare proprio perchè non ne vale la pena e chi ne rimane affascinato per la sua storia.
Cosi preso dalla voglia di vedere da vicino la culla della civiltà occidentale, decido di crearmi un viaggio itenerante alla scoperta della Grecia, partendo, proprio, da Atene.
Guardo il mio Daniel Wellington, sono le 6 del mattino e sono in fila al Gate n.9 di Ciampino. E’ Luglio e già a quest’ora l’aria cominica ad essere rovente. Davanti a noi ci sono all’incirca 15/20 persone in attesa che le hostess di terra aprano il controllo documenti. Quasi mi vergogno a mostrare la foto sul mio passaporto, prossimo a rinnovo.
Saliamo sul Boeing 737-800 firmato Ryanair. Solite raccomandazioni prima del decollo e poi su in cielo fino a toccare le stelle!
Volo normale, fatto di relax e di tante foto. Ogni tanto la tranquillità viene interrotta dal pianto di un bambino dietro di noi.
Atterriamo all’aereoporto di Atene alle ore 9:30 (ricordatevi che c’è +1 ora di fuso orario). Una volta ripresi i bagagli, ci dirigiamo al deposito. Questo perchè, dovendo passare un’intera giornata nella capitale Greca, abbiamo bisogno di depositare le valigie in un luogo sicuro. E cosi scendendo una rampa di scala e proseguendo in direzione est dell’aereoporto, eccoci arrivati davanti al “Care 4 Bag“. Un bagaglio a mano e uno classico, per l’intera giornata, vi costerà 18€.

Finalmente siamo liberi da ogni peso ed ora il nostro obiettivo è solo uno: l’Acropoli. Eh già, perchè in un solo giorno non puoi fare molto, quindi il motto è fare meno ma di qualità!
Prendete uno dei tanti Taxi presenti all’uscita dell’aeroporto e, mi raccomando, trattate sul prezzo. Sanno approfittarsi dei turisti. Il prezzo medio giusto è 35€/40€.

Atene, ma un pò tutta la Grecia , ha goduto di un significativo restyling grazie ai Giochi Olimpici del 2004.
Questo però ha incrinato definitivamente una situazione economica già stagnante e ciò è confermato dall’alternarsi di quartieri molto degradati a centri moderni e innovativi.

Dopo 35 minuti di taxi, ecco spuntare da lontano, sopra la collina, il Partenone. Uno spettacolo unico!
Paghiamo e scendiamo, fa caldo ma veramente tanto caldo e le nostre scorte di acqua cominiciano già a scarseggiare. Davanti alla biglietteria (il costo d’entrata all’Acropoli è di 20€), c’è un piccolo chiosco  che serve frullati e spremute in quantità industriale. Io voglio semplicemente dell’acqua. Ma questa mia richiesta mi è nagata, in quanto il cameriere mi riferisce che le bottigliette d’acqua erano terminate (già alle 11?) e mi invita a prendere una spremuta al costo di 6€.


Ovviamente non cedo e cosi decido di farmi bastare quella poca acqua rimasta nella mia borraccia termica della 24Bottles.
Entrati dall’ingresso principale ci viene mostrato il perchè non vendano acqua in quel chioschetto. Infatti, una volta dentro l’acropoli, leggiamo un cartello con scritto “Water” e una freccia che ci indica la destra come cammino da seguire. Ovviamente ci dirigiamo in quella direzione e scopriamo 5 enormi distributori pieni di bottigliette d’acqua al costo di soli o,50€. Ora capisco perchè non le vendono fuori….

Riprendiamo la “retta via” con lo sguardo rivolto verso l’altro perchè per arrivare al Partenone,
si sale a piedi, senza alcuna difficoltà e una volta giunti in cima, ci si rende conto che questo luogo incredibile vale tutta Atene. Non solo per la maestosità del più imponente tempio mai edificato nella storia antica, ma soprattutto per la magia della sua posizione che permette allo sguardo di spaziare fino al mare, abbracciando a 360 gradi tutta la città distesa ai nostri piedi. E’ uno spettacolo stupendo, quasi mistico!

Godetevi il posto e la sua magia, ignorate il chiasso dei turisti intorno, immaginatevi cosa provavano Socrate, Aristotele e Platone durante il periodo di massimo splendore della Grecia. Girate tutta l’area perché ogni parte regala una prospettiva diversa ed emozionante.

Ovviamente per godere al massimo di tutta quanta la vista della città, spostatevi in direzione del Santuario di Pandion, sotto la bandiera nazionale per capirci. Da qui, il panorama vi lascierà senza respiro.
Fatte tutte le foto del caso (anche con la mia Fujifilm Instax Mini 8), proseguiamo con il percorso e ci spostiamo verso l’ Eretteo. E’ un piccolo tempio consacrato ad Atena, Zeus e Poseidone. Su un suo fianco si trova la loggetta delle Cariatidi, dove le colonne sono state sostituite da eleganti statue di fanciulle.
Originalmente nella zona centrale dell’acropoli, si eregeva una colossale statua dedicata alla dea Atena. Questa statua, alta 7 metri e 60 rimase in Grecia fino al 426 d.C. per poi essere asportata e trasferita a Costantinopoli, dove rimase fino al 1203 (distrutta anch’essa dall’invasione dei Crociati).

Il caldo comincia a diventare insopportabile e cosi decidiamo di riprendere il sentiero che conduce all’uscita. Ripercorriamo la strada dell’andata e cosi facendo ripassiamo sotto i Propilei, l’ingresso monumentale che si apre nelle mura dell’Acropoli, fino a giungere al Teatro di Erode, costruito nel 161 d.C., originalmente coperto e pensato per esecuzioni musicali.

L’acropoli la si riesce a visitare in una / un’ora e mezza anche se noi siamo stati “rallentati” dal gran caldo che non ci ha permesso di visitare come avremmo voluto questo imponente luogo storico.
Resta il fatto, comunque, che ci sentiamo soddisfatti, o meglio, mi sento soddisfatto, perchè il Partenone rientrava nella lista delle cose da vedere assolutamente.
Ci sarebbe piaciuto visitare un pò la città ma purtroppo il tempo è tiranno. Cosi dopo una piccola sosta fuori dai cancelli dell’acropoli, chiamiamo il taxi che ci riporta direttamente all’aeroporto.
Alle 18.50 c’è il volo per Santorini!


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