Peace&Love: Formentera

“No importa que llueva”! E’ questa la colonna sonora, che ci accompagna in questa calda estate spagnola.
Tutto inizia in una mattina di Luglio. Ore 11.30, aeroporto di Fiumicino. Volo Vueling, posto finestrino. L’aria è calda, l’attesa è tanta. Siamo felici perché finalmente possiamo vedere con i nostri occhi, uno dei posti più belli della terra: l’Isla Bonita! Non c’è un volo diretto per Formentera ma solo un traghetto che da Ibiza ti porta sull’isola, al costo di 24€.
Roma – Ibiza sono quasi due ore di volo, abbastanza, ma con l’adrenalina, sono sembrate anche meno. In men che non si dica ci ritroviamo a Playa d’en bossa, la zona della movida d’Ibiza, ad attendere il traghetto. Ne parte uno ogni ora, quindi se sei fortunato o ne trovi subito uno, altrimenti, se sei sfortunato, ti devi fermare al bar davanti all’imbarco ed attendere. Visto che è passata l’ora di pranzo e nello stomaco ancora non abbiamo messo nulla, abbiamo deciso di prenderci una focaccia prosciutto e formaggio ed un panino pomodoro e mozzarella per allentare la morsa della fame. Tutto sommato non è stato un pasto, poi, cosi male. Alle 14 in punto siamo sulla Balearia e alle 14,30, finalmente Formentera!
Formentera è un’ isola molto piccola (83 km²) perciò per girarla al meglio si possono affittare motorini o quod e il porto è pieno di rent a scooter! Per 30 € al giorno, ci siamo presi una bella vespa piaggio, rossa fiammante, pronta a portarci in ogni angolo dell’isola!

Il centro dell’isola, in termini di “nightlife” è senza dubbio Es Pujols , dove ci sono i migliori locali della zona come: il rigatoni e il bocasalina. E proprio ad Es Pujols, ad attenderci, c’è il nostro appartamento. Posate le valigie, la prima cosa che decidiamo di fare è  metterci il costume e tuffarci nel mare cristallino dell’isola! Eh già perché il mare di Formentera è veramente cristallino, con colori che non hanno nulla da invidiare a quelli dei Caraibi. Dopo due ore di sole, mare e relax decidiamo che come primo giorno può anche bastare, anche perché la sera stessa dobbiamo tornare indietro negli anni 60, perché in spiaggia c’era la festa più importante dell’Isla: il Flowers Power!


L’indomani non inizia con il migliore dei modi, perché in cielo ci sono dei nuvoloni che non promettono nulla di buono ma noi, da buon temerari, tentiamo comunque un po’ di mare. La prima spiaggia è Platja de Llevant (“spiaggia di Levante”), una spiaggia vergine, dalla bellezza eccezionale e di dimensioni estese.
Si trova nella parte orientale dell’isola ed è di sabbia bianca e fine. Ci mettiamo in riva al mare, ci facciamo qualche bagno ma purtroppo dopo mezz’ora arriva la pioggia. Dopo un fuggi fuggi generale ci ritroviamo sul motorino. E ora? Che si fa? In spiaggia non possiamo andarci, ne tanto meno tornare all’appartamento. Cosi decidiamo di andare a vedere uno dei tre fari presenti sull’isola. Ma prima, visto che rimane di strada, tappa culinaria al famoso Piratabus. “El Piratabus” è considerato una vera e propria istituzione sull’isola: aperto nei lontani anni ’70 dall’hippy tedesco Pascual, detto “il Pirata“, che ne creò il locale utilizzando un vecchio autobus dipinto a fiori, venne poi rimodernato negli anni ’80 per assumere l’aspetto odierno di caratteristico chiringuito in legno. Il PirataBus è situato proprio davanti alla spiaggia di Es Arenals. 

Con lo stomaco pieno e un sole che piano piano sta tornando, riprendiamo il motorino e ci dirigiamo al Faro del La Mola . E’ Considerato da molti un angolo magico. Perfino lo scrittore Jules Verne nel suo romanzo “ Le avventure di Ettore Servadac” parla di questo luogo. Il Faro si trova nella parte più occidentale dell’isola e da qui partono diversi sentieri che conducono poi boschi e nella verde vegetazione.

Scattate le classiche foto di “rito”, risaliamo sulla nostra vespetta e cominciamo a girare senza una meta. Siamo liberi e felici, cosi come vuole lo spirito di questa isola! E proprio questo vagare senza una meta ci porta a scoprire una delle cose più caratteristiche dell’isola: il mercato hippie de La Mola. Infatti nella caratteristica piazzetta centrale di La Mola, ogni mercoledì ed ogni domenica, dal mese di giugno ad ottobre a partire dalle ore 16, viene allestito un mercato suggestivo che richiama lo stile hippie. Numerose le bancarelle presenti, dove si può trovare un po’ di tutto, dai gioielli fatti a mano con prodotti pregiati e naturali dagli artisti del posto, agli articoli di bigiotteria, ai maglioni di lana lavorati a mano e tanti altri caratteristici oggetti artigianali.

Anche il sole di questo secondo giorno comincia a scomparire dietro l’orizzonte e l’isola comincia ad accendersi della sua luce migliore. Es Pujols è sempre piena. Ogni sera, gente di ogni nazionalità è pronta ad affollare il lungomare, per cenare nei ristoranti più rinomati o per sorseggiare della buona sangria in dolce compagnia, proprio come noi che davanti a due bei boccali di questa bevanda a base di vino, abbiamo deciso di chiudere questa giornata.


La sveglia suona con molta calma perchè anche lei si è abbituata ai ritmi di questo posto. Facciamo colazione sul nostro balconcino vista mare e pianifichiamo la giornata: la mattina Playa de ses illetes e il pomeriggio il faro di Es Cap de Barbaria! Per raggiungere Ses Illetes ci voglio 13 minuti di motorino e durante il tragitto vi imbatterete sicuramente nelle famose saline che un tempo erano la prima risorsa economica dell’isola, che viveva dell’estrazione e della conservazione del sale del mare. Oggi sono abbandonate e hanno un valore puramente turistico. Meritano una visita soprattutto in alcuni periodi dell’anno, di solito a fine estate, quando per via del processo di cristallizzazione del sale, le pozze assumono una strana colorazione rosa, formando un paesaggio quasi lunare. Questo colore è dovuto alla presenza di microrganismi che, essendo anche il cibo preferito dai fenicotteri che vivono negli stagni, danno agli stessi il caratteristico colore delle piume.
Arrivati a Ses Illetes ci troviamo davanti a numerosi parcheggi dove poter posteggiare lo scooter. Non ci fermiamo ai primi, ma decidiamo di andare oltre e di parcheggiare all’ultimo disponibile. Scesi in spiaggia la vista è magnifica:  sabbia bianca finissima e mare da sogno la rendono semplicemente indimenticabile, in più le acque pullulano di una ricca fauna marina che fa accorrere gli amanti delle immersioni da ogni parte del mondo.

Passiamo tutta la mattinata su questa spiaggia, dove è facile incontrare quealche vip, tra cui, un fedelissimo Pippo Inzaghi a cui ovviamente chiediamo una foto. Per il pranzo decidiamo di fermarci ad uno dei locali sulla spiaggia dove, ovviamente, non vi aspettate di andare li e spendere poco perchè si sa Formentera è molto cara! A pancia piena ritorniamo sui nostri lettini per riposarci ancora qualche ora e goderci quel mare paradisiaco! Bagni, immersioni, nuotate e pisolini fanno da condimento a questo caldo pomeriggio. Alle 18 decidiamo di andar via e di puntare diritti verso il secondo faro dell’isola. In 30 minuti siamo lì e lo spettacolo è incredibile!

La zona all’estremo sud-ovest di Formentera prende il nome di Cap de Barbaria, così chiamata per l’antica presenza di imbarcazioni pirata che usavano avvicinarsi all’isola sfruttando questo promontorio isolato e impervio. Cap de Barbaria si trova su un punto elevato e suggestivo, in cui la bellezza dei paesaggi e della natura incontaminata fanno da padrone.Sul promontorio si erge maestoso il famoso Faro, alto circa 18 metri, che domina un’incredibile veduta a strapiombo sulle rocce rossastre, aprendo l’orizzonte visivo ad un panorama che lascia letteralmente senza fiato.
Ripresi da tutta questa bellezza, risaliamo sulla nostra vespetta per far ritorno al nostro appartamento. Questa sera abbiamo voglia di Paella!
Ed infatti, dopo esserci rilassati con una bella doccia, torniamo sul lungomare di Es Pujols per cercare un posticino che soddisfi la nostra voglia di cibo! Girando un pò, veniamo attratti da un ristorantino, molto piccolo ma molto carino : La Cava. Paella eccezionale e camerieri troppo simpatici!


L’indomani decidiamo di concederci una giornata di totale relax. Niente motorino, niente km, niente di niente. Il quarto giorno, decidiamo di passarlo sulla spiaggia di Es pujols. Contrariamente a quanto si può pensare, vista la posizione, visto il continuo passaggio di Yatch e barche, la spiaggia di Es Pujols è un delle più belle dell’isola perchè anche qui il mare è cristallino. Ovviamente c’è molta più gente perchè è facile incontrare qualche Vip, data la presenza dei locali più famosi. Come nel resto dell’isola anche qui affittare l’ombrellone e due lettini vi costerà 30 €.

Per il pranzo, se non volete farvi “spellare” da uno dei locali situati sul lungomare, vi basterà addentrarvi per Es Pujols per incontrare il Grand Iberico . Locale piccolo ma che offre uno dei migliori pasti dell’isola. Eh già perchè qui potrete gustarvi la vera essenza del jamon Serrano spagnolo. Infatti il punto di forza di questo locale sono i panini farciti con il famoso prosciutto. Ideale per un pasto veloce e non troppo pesante. Anche le vostre finanze vi ringrazieranno.
Riprendiamo posizione sui nostri lettini per goderci il sole caldo e tra un bagno e l’altro il pomeriggio scorre via in men che non si dica. Torniamo all’appartemento, per una doccia veloce e poi pronti via: direzione Sant Francesc Xavier!
Sant Francesc è il più grande centro abitato dell’isola di Formentera tanto da renderlo il suo capoluogo ufficiale e qui c’è uno dei ristoranti più caratteristici dell’intera isola: il Fonda Pepe.
Negli anni ’60 a Formentera c’erano i peluts (=capelloni), gli hippy, così chiamati dagli abitanti dell’isola, che vagavano in cerca di amore e di libertà tra il Blue Bar di Migjorn, la Mola e il bar che li ospitava al tempo, appunto, il Fonda Pepe. Niente elettricità e solo strade sterrate e l’incanto di un’isola meravigliosa dimenticata dal mondo.Non è semplicemente un locale: per molti rimane un simbolo della Formentera che nel tempo ha resistito alla trasformazione in destinazione turistica ‘di massa’. Qui davvero le tradizioni non vanno perdute ed anche l’arredamento resiste alla tentazione del cambiamento. L’ambiente retrò, rimane piacevole ed allegro, più che nostalgico.  Si può cominciare la serata al bancone, con un tipico chupito, e si può proseguire con la cucina locale, con la ‘immancabile’ paella, di ottima qualità. Al Fonda Pepe si viene per respirare l’atmosfera semplice ed informale dell’isola. Consigliato quindi a chi cerca un rifugio ‘tradizionale’ da ambienti più glamour e di lusso.


Il quinto giorno lo passiamo interamente a Cala Saona, che è una spiaggia situata nella parte occidentale di Formentera, pochi chilometri a sud-ovest della capitale Sant Francesc Xavier, ed è sicuramente da annoverare fra le più belle e frequentate dell’isola.
Malgrado la sua piccola estensione, non superiore ai 200 mt di lunghezza e 140 di larghezza, questo lido si contraddistingue per la tranquillità e le suggestive bellezze naturali in cui è immerso. Non è molto attrezzata, quindi il consiglio che vi do è quello di procurarvi un bel ombrellone da piantare e vivere la giornata in pieno contatto con la natura, senza servizi o comfort.

Siamo italiani e come tali, ogni tanto, ci viene a mancare la cucina italiana. Cosi, anche per variare dalle passate sere, decidiamo di concederci una pizzetta a Formentera. Lo so, verrebbe da dire “ma ti puoi mangiare una pizza a Formentera?”. Ebbene si! Perchè, con nostra grande sorpesa, la pizza del Solivera è stata veramente di qualità. Certo, non vi aspettate ‘a pizza e Napoli, anche perchè qui viene presentata più alla romana: bassa e scrocchiarella. Impasto buono e qualità negli ingredienti.

Non ve ne ho parlato, perchè non siamo tanto tipi da discoteca, ma, volendo il post serata, a Formentera lo puoi passare nei locali più movimentati dell’isola: il Pineta, il Tipic, il NeroOpaco, il The Beach, il Blu Bar, insomma ce ne sono per tutti i gusti. Noi in queste sere ci siamo “concessi” solo il NeroOpaco, seminascosto nelle stradine di Es Pujols, ideale per gustare un cocktail al ritmo di buona musica e il Tipic che è uno dei locali che a Formentera hanno fatto storia, questo perchè, aperto nel lontano 1971, venne “battezzato” nientemeno che da un concerto dei mitici Pink Floyd, che si trovavano sull’isola per la registrazione della colonna sonora del film “More“. Per il resto poca vita notturna, perchè siamo più amanti del mare e delle vita diurna!


Ultimo giorno. Bisogna dare tutto!! Giornata di mare a Playa de illetas, aperitivo al Can Vent e infine, cena al Bocasalina. Playa de illetas è una lingua di terra, bagnata dala mare, che si trova a Nord dell’isola, in direzione Playa de ses illetes. Una volta parcheggiato il motorino, bisognerà cammminare un pochino, ma poi lo spettacolo sarà stupendo: sabbia fine, mare cristallino e paesaggio che vi lascerà a bocca aperta. Ecco, qui sarà, il luogo dove passeremo la nostra ultima giornata di mare. Ovviamente dovendo camminare un pochino e dovendo superare una piccola collinetta di roccia, scordatevi la spiaggia attrezzata con ombrelloni. Anche qui vi servirà l’ombrellone per ripararvi dal sole.

La giornata scorre veloce e, in men che non si dica, ecco che è già ora di riprendere il motorino per andare a fare l’aperitivo in uno dei locali più caratteristici di Es Pujols: il Can Vent.
Il locale è formato da due zone: dal chiosco, situato sulla terrazza che può ospitare un centinaio di persone, ideale per ascoltare della buona musica mentre si assapora il drink dell’aperitivo e dal ristorante dove è possibile gustare le specialita tipiche dell’isola. Noi ci siamo concessi l’aperitivo a buffet (10€).

Dal tavolino vediamo il mare. E’ lì e ci sta chiamando per l’ultimo bagno. Come ulisse con le sirene, anche noi veniamo attratti da quel richiamo ma non ci facciamo legare all’albero maestro, anzi! Corsa liberatoria e poi puff, nuovamente dentro quel mare che ci aveva ospitato per 7 giorni. Ovviamente anche l’ultimo bagno lo condividiamo con donne in topless e qualche nudo integrale. Perchè la libertà che c’è Formentera la si respira anche in questo. Perciò non vi scandalizzate se ogni tanto vi troverete ad incrociare lo sguardo con qualche seno al vento o altro. Formentera è anche questo!
Casa, doccia e poi nuovamente per il lungomare di Es Pujols. Direzione Bocasalina.
Tanti vedono il Rigatoni come il miglior locale dell’isola ma questa nomea è dovuta al fatto che ogni sera ci sono i vip a riempire i tavoli di questo ristorante: Belen, Vieri, Bonolis, Pucci, Cattlan, Yespica, Santarelli….insomma ogni sera c’è l’ospite! Al Bocasalina, invece no. Si trova a fianco del Rigatoni ma l’eleganza e lo stile che lo contraddistingue, lo rende, a mio parere, il migliore dell’isola. E anche il mangiare è veramente ottimo. Antipasto di mare fresco e Paella eccezionali! Certo i prezzi sono sopra la media dell’isola, ma fidatevi che vale veramente la pena! E poi mangi praticamente in riva al mare.

Chiudiamo quest’ultimo giorno al The Beach all’insegna della musica e della bella gente.


Finisce qui questa vacanza. Alle ore 12 abbiamo il volo di ritorno. Chiudiamo i bagagli, colazione al Can Vent e poi direzione aereoporto. Prima di salire in macchina, guardiamo verso Es Pujols e sorridiamo perchè quello che ti lascia Formentera è qualcosa di magico, fuori dal comune da tutte le altre isole. Sarà quella sensazione di libertà, quella voglia di uscire fuori dagli schemi, quella mancanza di rigidità che trovi ovunque che la rende unica. Andar via da Formentera significa lasciare un pezzo di cuore. Significa guardarsi dietro e capire veramente perchè gli hippie avevano preso quest’isola come base. A me piace girare e vedere ogni volta posti nuovi ma con Formentera è diverso. Con Formenterà non sarà mai un addio ma, al massimo, un arrivederci. A presto Isla Bonita!!

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