CoViD-19: è rischioso viaggiare?

Oramai si parla solo ed esclusivamente del virus CoViD-19 o più comunemente “Coronavirus” e, ad oggi, ancora non si è riuscito a capirne l’origine: c’è chi dice che derivi dai serpenti, chi dai pesci, chi dai pipistrelli o altri ancora che parlano di presunti incidenti in laboratori segreti.

L’unica certezza che abbiamo è che si tratta di un virus che si diffonde tra le persone come se fosse una banale influenza. La differenza è che in alcuni casi può diventare letale.

Senza creare inutili allarmismi, cosa che in Italia riesce bene a moltissime persone, cerchiamo di andare per ordine e di capire bene la questione.

Iniziamo nel capire perchè viene chiamato “CoViD-19“. I Coronavirus rappresentano una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) ed è per questo motivo che il termine “Coronavirus” vi sarà capitato di leggerlo, o sentito parlare, già nel passato soprattutto nelle etichette di moltissime soluzioni disinfettanti quali ad esempio, l’amuchina (quindi evitiamo di dare credito a quelle teorie complottistiche secondo la quale già negli anni passati si conosceva questo covid-19).
Infatti quello che abbiamo ora è un nuovo Coronavirus (nCoV) ossia un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.

Lettermente Co, sta per Corona, Vi, per Virus, D per disease, che in italiano significa malattia, e 19 indica l’anno in cui si è manifestato per la prima volta.

QUALI SONO I SINTOMI?

Come già detto in precedenza, il CoViD-19, ha una sintomatologia molto simile a quella dell’influenza di stagione: febbre, tosse, difficoltà respiratoria. Nei casi più gravi si può arrivare a polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficenza renale e morte in soggetti particolari.

Le persone più a rischio sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.

I sintomi possono non manifestarsi nell’immediato perchè c’è un periodo di incubazione (ovvero il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, che può variare fra i 2 e gli 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni).

COME SI TRASMETTE?

Essendo un virus respiratorio è chiaro che come mezzo di diffusione principale c’è il contatto stretto con una persona malata. E questo può avvenire tramite:

  • saliva (tossendo e starnutendo);
  • contatti diretti personali;
  • mani (non lavate) soprattutto se si tocca bocca, naso o occhi.

CHI PUO’ CONTRARRE IL VIRUS?

Seguendo sempre le direttive del Ministero della salute, perché vi sia un caso sospetto di coronavirus il paziente deve presentare sintomi di tosse e/o mal di gola e/o difficoltà respiratorie; e inoltre, nei 14 giorni precedenti all’insorgere dei sintomi deve aver effettuato almeno una di queste attività:

– aver avuto contatti ravvicinati con un caso confermato o probabile COVID-19;
– aver viaggiato in aree dove vi sia la trasmissione del virus;
– aver visitato o aver lavorato in ambienti sanitari nei quali erano curati pazienti affetti da COVID-19.

Se un paziente dovesse rientrare in tali condizioni, deve contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 e spiegare in modo dettagliato tutta la situazione.

Se non si è svolto tali attività ma avete comunque sintomi influenzali evitate di andare al pronto soccorso ma parlatene con il vostro medico curante.

Dale De La Rey/Agence France-Presse — Getty Images

COME DIFENDERSI?

Partendo dal presupposto che le autorità competenti stanno facendo il massimo per poter isolare al meglio i casi “ufficiali”e visto che il vaccino non sarà pronto prima del prossimo anno, c’è il Ministero della Salute che ha emanato un decalogo con le norme igieniche, per lo più ovvie e identiche per le comuni influenze, su come difendersi da questo virus:

1. Lavati spesso le mani;
2. Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
3. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani;
4. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci;
5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
6. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
7. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate;
8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi;
9. Contatta il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni;
10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

Ok. Ora che abbiamo affrontanto per bene la questione, seguendo SOLO ciò che ci viene detto dal Ministero della Salute, passiamo alla domanda principale.

CON IL COVID-19 E’ RISCHIOSO VIAGGIARE?

Ad oggi più di 1,8 milioni di Italiani hanno deciso di annullare il proprio viaggio. Giusto o sbagliato? Nessuno lo può dire. Si rinuncia al viaggio perchè si ha paura e si sa, la paura, è una brutta amica. Essere accompagnati dalla paura in un viaggio significa non viaggiare. Quindi, con questi presupposti, evitate di partire.

Ma se dovessimo dar retta solo alla nostre paure non dovremmo più uscire di casa. Qualche mese fa si parlava di “Ebola“, ve la ricordate? Anche lì molte persone decisero di rinunciare ai propri viaggi per paura del contaggio. Vogliamo parlare del terrorrismo? Quante prenotazioni annullate? Infinite! Senza dimenticare l’alba del duemila quando il mondo conobbe la Sars cinese.

Viviamo in un mondo dove, per necessità, siamo costretti a convivere con la paura e per superarla bisogna combatterla! E come la combattiamo? Viaggiando!

Questo non vuol dire che bisogna essere incoscenti e partire sempre e comunque ma significa fare tutto seguendo sempre il buon senso.

Viaggiare al tempo del CoViD-19 non è rischioso a patto che non si viaggi nelle zone ad alto rischio (Cina su tutte). Il consiglio che vi do è quello di informarvi sempre prima di effettuare un viaggio senza farvi prendere dal panico da Coronavirus perchè dovete sapere che il mondo è pieno di virus ancora da sconfiggere!
Ad esempio sapevate che in Cina c’è ancora rischio di tubercolosi, epatite A e B? Oppure che in paesi come la Thailandia c’è il virus della Dengue?
Quindi viaggiare si ma sempre con le giuste precauzioni, evitando l’ipocondria.

QUALI PAESI IMPONGONO BLOCCHI A CHI VIENE DALL’ITALIA?

Leggendo i dati di oggi, l’ Italia risulta la terza nazione più colpita al mondo dal CoViD-19, tanto che ora sono i viaggiatori italiani ad essere considerati un rischio per gli altri. Il virus è riuscito anche a ridisegnare le frontiere, e sono sempre di più le nazioni che impongono blocchi o quarantene per chi arriva dall’Italia e in particolare da Lombardia e Veneto.

Mauritius sono state le prime a chiudere i confini, tanto che il 24 febbraio ha impedito lo sbarco a passeggeri lombardi e veneti atterrati su un volo Alitalia. A ruota la Romania  ha comunicato che imporrà la quarantena obbligatoria a tutti i passeggeri provenienti dalle regioni più colpite dal coronavirus del nostro Paese.

Terza la Croazia che ha predisposto che tutti i passeggeri provenienti da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte siano sottoposti a controlli sanitari specifici in porti e aeroporti.

Quindi per evitare di fare la fine dei 40 Italiani a Mauritius vi consiglio di monitorare tutte le informazioni in aggiornamento su www.viaggiaresicuri.it (sito ufficiale della Farnesina).

 

SONO PREVISTI RIMBORSI IN CASO DI RINUNCIA DI UN VIAGGIO?

Rungroj Yongrit/EPA, via Shutterstock

 

I telefoni delle agenzie di viaggio, dei tour operator e delle associazioni dei consumatori ma anche quelli di hotel e compagnie aeree sono «bollenti» in queste ore. Da una parte ci sono i clienti che si trovano costretti a cancellare viaggi perché avevano come meta una delle cosiddette «zone rosse» per il coronavirus, poi ci sono quelli che da quelle zone dovevano partire (e non possono muoversi).

“Ma se decidessi di rinunciare ad un viaggio è previsto un rimborso?”

Per rispondere a questa domanda è bene fare una distinzione fra consumatori costretti a rinunciare al viaggio per espresso provvedimento delle autorità competenti e consumatori che hanno deciso autonomamente di rinunciare.

Nel primo caso, nell’eventualità di voli o trasporti annullati, il passeggero ha diritto a ricevere il rimborso del prezzo del trasporto mentre nel secondo caso, a meno che non si sia stipulata un assicurazione di viaggio, riuscire ad avere un rimborso è difficile ma non impossibile.

Ci sono alcune compagnie che, comprendendo la gravità della situazione, hanno previsto autonomamente a dei rimborsi o soluzioni alternative:

– Trenitalia si è mossa fin da subito con una nota apparsa sul proprio sito: “per i clienti che hanno acquistato fino al 23 febbraio 2020, un biglietto per viaggi su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionale, Trenitalia riconoscerà il rimborso integrale indipendentemente dalla tariffa acquistata” . Pertanto vi basterà andare sul sito di Trenitalia e compilare questo modulo (Per i treni regionali è previsto un rimborso in denaro);

Air China  ha comunicato che possono essere rimborsati tutti i passeggeri che hanno prenotato i biglietti aventi “999” come prefisso del numero del biglietto (biglietti premio inclusi) o per voli con codice CA in code-sharing acquistati entro le ore 24:00 del 23 gennaio 2020;

Lufthansa ha comunicato che tutti coloro che hanno prenotato prima del 23 gennaio per voli dal 24 gennaio al 23 febbraio 2020 la hanno la possibilità di avere il rimborso del volo o di spostarlo a nuova data per un viaggio da effettuare entro e il 30 settembre 2020;

– British Airways offre invece di spostare il proprio viaggio o rimborsi completi ai passeggeri che hanno prenotato voli nella Cina continentale e ad Hong Kong fino al 23 febbraio 2020 compreso.

Per tutto il resto viene in soccorso il Codacons mettendo a disposizione una diffida per chiedere il rimborso.

Infatti tutti i cittadini che hanno prenotato un viaggio ma non intendono più partire a causa dell’emergenza possono compilare il modulo per essere rimborsati senza alcuna penale o costo.

Spero che questo “vademecum” vi sia stato d’aiuto.
L’augurio è quello di veder tramontare questa emergenza cosi da poter tornare a viaggiare in tutta tranquillità.
Ovviamente tutte le notizie sopra riportate sono in continuo aggiornamento.

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