La più grande delle Ionie: Cefalonia

Cefalonia è un’isola strana. Non è di sicuro l’isola greca che uno si aspetta di trovare. Di casette bianche, tipiche della Grecia, ce ne sono ben poche, la vegetazione è a tratti brulla e impervia, ma anche ricca di boschi e vigne, e le montagne svettano austere. Cefalonia è seriosa, aspra nell’aspetto ma non nelle persone. Il nostro viaggio inizia in un caldo pomeriggio di Luglio alle ore 14, direttamente dall’aeroporto di Fiumicino. Volo Blue Express con classico posto centrale, vicino al finestrino. Dall’alto tutto è più bello: le nuvole soffici, la linea dell’orizzonte, la terra che dall’alto sembra un’immensa cartina geografica.

Atterriamo alle ore 16, dopo un’ora e cinquanta di volo. L’aeroporto è molto piccolo anche se c’è da dire che offre tutti i servizi del caso. Fuori ci sono file interminabili di taxi pronti a portarvi in qualsiasi posto desideriate. Noi ci accodiamo ad una coppia che doveva raggiungere la nostra stessa meta: Agia Effimia.
Αγία Ευφημία è una piccola e deliziosa cittadina, situata nella zona nord-est dell’isola, che si affaccia direttamente sul mare. Fondamentalmente non c’è un gran che, però se si vuole passare una vacanza all’insegna del buon cibo e della tranquillità, è l’ideale. Noi alloggiamo all’Olive Bay Hotel della dolce e simpatica Amalia, che ci fa accomodare in una delle stanze più belle della struttura: quella con vista su Itaka.

La giornata ancora ci regala qualche ora di sole, cosi, in fretta e furia, ci cambiamo e ce ne andiamo a fare un bagno veloce ad una delle tante calette situate sotto l’hotel. E’ troppo bello tornare, dopo due anni da Lefkada, a riassaporare le bellezze marine della Grecia. Acqua cristallina, fondali bianchi di sassi e ciottoli e, poi, i pesciolini che ti nuotano intorno. Rinfrescati da questa pausa, ne approfittiamo per farci una passeggiata per il centro della città e, soprattutto, per scovare un posticino dove poter mangiare.
Durante la ricerca, ci imbattiamo in un rent a car. Se, come noi, contate di muovervi in lungo e in largo sull’isola è d’obbligo noleggiare una macchina e non uno scooter: oltre alle distanze da coprire che possono essere considerevoli, il manto stradale di alcune strade non è in condizioni ottimali poichè è irregolare, pieno di buche e molto scivoloso quando piove. Inoltre le strade sono spesso tortuose, in salita (preparatevi a fare tanti tornanti) e nei villaggi spesso strette. Insomma, bisogna saper guidare bene. Il problema di tutti i rent a car è che non ti lasciano la macchina, se non gli dai, a garanzia, una carta di credito. Noi non l’avevamo e, dal momento che sono irremovibili, decidiamo di chiedere “aiuto” ad Amalia, la quale ci indirizza in un rent a car a Sami, una piccola città che conta quasi 2000 abitanti approssimativamente. E’ il porto principale di Cefalonia ed è il maggiore centro turistico e commerciale e proprio lì c’è un rent a car che noleggia macchine senza richiedere la carta di credito.
Risollevati dalla notizia, prendiamo contatti con l’agenzia, che ci informa che la macchina sarà disponibile solo dopo due giorni. Perciò cosa fare in questi due giorni senza macchina? Facile un giorno a Agia Effimia e l’altro, escursione ad Itaka.


Per la giornata seguente, vige la regola del più totale relax. Infatti non avendo un mezzo per spostarci decidiamo di provare tutte le calette situate sotto l’Hotel. La mattina in una e il pomeriggio in un’altra ed in mezzo, un pranzo vista mare alla taberna.

La giornata passa veloce e tra un bagno e l’altro, ci scappa anche qualche pisolino. Rientriamo in Hotel verso le 18,30, doccia rinfrescante e poi tutti giù che c’è il taxi che ci aspetta. Questa sera ceneremo a Sami e più precisamente al ristorante Mermaid . Souvlaki, feta e pita fanno da attori principali per questa cenetta in riva al porto e debbo dire che rimaniamo piacevolmente sorpresi, perché è veramente tutto molto buono!! Terminata la cena, ci facciamo una passeggiata per il centro di Sami e ci rechiamo in uno di quei chioschi che organizzano escursioni per Itaca. Per andare a Itaca da Cefalonia si può prendere il traghetto da Sami che in 20 minuti ti porta sull’isola, oppure si può fare una crociera organizzata, un po’ troppo turistica, ma decisamente più comoda se si hanno pochi giorni a disposizione. Ci accordiamo con il ragazzo, che ci fissa l’appuntamento per l’indomani: ore 8,30 al porto di Sami.


E cosi sia. Ore 8,30, puntuali, siamo al porto di Sami. Insieme a noi c’è altra gente di tutte l’età e di diverse nazionalità. Alle 9 il traghetto salpa alla volta dell’isola di Ulisse. Non aspettatevi di trovare qualche museo dedicato al predetto Ulisse o Omero. Purtroppo, nonostante alcune zone di scavi archeologici, che hanno portato alla luce manufatti, vasi, monete e oggetti vari risalenti a diversi secoli prima di Cristo, non è mai stata individuata la Reggia di Odisseo. Qualche archeologo sostiene si trovi a Stravos… in ogni caso, i turisti che visitano l’isola, si dedicano per lo più a scoprire le bellissime spiagge.
Infatti la prima tappa è alla bellissima spiaggia di Spiaggia di Gidaki.

Non c’è bisogno di aggiungere molto, vedendo la foto… l’acqua è cristallina. Non ci sono molti pesci, ma è talmente bella l’acqua, che è piacevole fare il bagno. La spiaggia è praticamente deserta, a parte un paio di persone. Credo si possa raggiungere anche da terra, ma è sicuramente più faticoso. Dopo i 30 minuti di sosta, si riparte alla volta di Vathi. La cittadina, capoluogo di Itaca, è un susseguirsi di caffè, negozi e ristoranti. Le case sono state tutte ricostruite dopo il terremoto del 1953; per fortuna con dei vincoli che evitassero scempi. Ma non ci sono le casette colorate che tanti hanno in mente quando pensano alla Grecia. Nel complesso è un paese senza particolari attrattive, anche se si trova in un bel golfo, al centro del quale c’è l’antico lazzaretto, dove le persone facevano quarantena prima di accedere alla terraferma.
Il traghetto ci lascia proprio al porto di Vathi. Da qui abbiamo ben due ore di “libertà” per poter girare tra le vie della città.

Alle 13 si salpa! Direzione Kioni, decisamente più piccola, e probabilmente anche più carina, con qualche casa antica e dei bei scorci sul mare verde. Appena ci si avvicina all’insenatura, sul lato sinistro si intravedono i resti di 3 mulini. Il paese è davvero minuscolo e a parte 3-4 ristoranti, 2 negozietti di souvenir e un paio di altri negozi, c’è davvero poco. Ma le case sono curate, con bei colori. Essendo ora di pranzo e non avendo il pranzo al sacco, decidiamo di fermarci in uno dei ristorantini sul porto. Molto belli, ma piuttosto cari e turistici. Anche come qualità niente di che.

Conclusa la sosta a Kioni la guida ci chiama a raccolta, chiedendoci se vogliamo restare ancora un po’ qui oppure andare a vedere un’altra spiaggia. Ovviamente la maggioranza si è espressa a favore della spiaggia. Cosi, con molta calma, risaliamo sul traghetto e ci dirigiamo in quest’altro paradiso terrestre. Sassi bianchi e una lunga striscia di terra fanno da contorno ad un mare caraibico. La spiaggia è accessibile solo via mare, quindi vi lasciamo immaginare quanto possa essere selvaggia e incontaminata.
Sono le 17 ed è ora di fare rotta verso il porto di Sami. Dispiace un po’ aver vissuto Itaca solo dal punto di vista marino e che non ci sia niente che ricostruisca un po’ la storia di Ulisse. Forse qualcosa nell’entroterra ci sarà anche, ma in una giornata è impossibile fare anche le escursioni nel cuore dell’isola.
Tornati in hotel, ci concediamo una bella doccia rilassante e belli carichi ci vestiamo per andare a mangiare in un ristorante di Agia Efimia : La Pergola. La taverna si trova a poche decine di metri dal porto, ma in posizione defilata. La cucina è semplicemente meravigliosa, in quanto è possibile assaporare le specialità della Grecia : coniglio, maiale, agnello. Simpatica la dolce signora anziana, vicino all’ingresso, intenta a pelare le patate per tutti i commensali!


Finalmente muniti di auto (presa ad un rent a car di Sami, senza carta di credito) il terzo giorno ce ne andiamo in una delle spiagge più belle dell’isola: Antisamos.
La spiaggia di Antisamos, vicina a Sami, è molto conosciuta sia per la sua bellezza esagerata che per essere stata resa ancora più famosa dal film che vede come protagonisti Nicolas Cage e Penélope Cruz: “Il mandolino del Capitano Corelli”. E’ una spiaggia di ciottoli, le acque sono cristalline ed hanno le più belle gradazioni di azzurro e blu. Nonostante diventi subito abbastanza profonda, essendo chiusa a destra e sinistra, l’acqua è sempre molto calma.

Si sa che muoversi, specialmente in acqua, mette appetito e cosi, vista l’ora, ci concediamo un bel pranzetto al ristorante situato proprio dietro di noi. L’atmosfera è rilassante, musica di sottofondo e vista mare che rende tutto ancor più bello. Unica pecca: le api. Per carità, sappiamo quanto siano importanti all’ecosistema ma questa volta la voglia di vederle altrove è stata tanta perchè lì, ce ne erano veramente tante e abbastanza fastidiose. Superato “l’abbiocco” post pranzo, ci concediamo anche un massaggio rilassante (al costo di 20€ per 15 minuti).  Altro bagnetto veloce e poi nuovamente in macchina per tornare in hotel perché la sera la vogliamo trascorrere in un paesino chiamato Assos.
Assos è uno dei villaggi più pittoreschi di Cefalonia. Costruito ad anfiteatro intorno alla penisola è il più fotografato di tutte le isole dello Ionio e circondato da boschi verdeggianti. La vegetazione ricca, piena di pini e cipressi, incontra le acque blu indaco del Mar Ionio, rendendo Assos un luogo ideale per le vacanze all’insegna del relax.


Quarto giorno all’insegna della bellezza! Eh già perché se vienite a Cefalonia, dovete, per forza,  dedicare una giornata intera alla spiaggia più bella dell’isola: Myrtos Beach. Considerata una delle più belle di tutta la Grecia, Myrtos ti regala fin da subito un paesaggio mozzafiato. Infatti per arrivarci dovrete fare un’ infinità di tornanti a scendere ma prima di affrontare la discesa, fermatevi in un punto panoramico e ammirate la bellezza di questa spiaggia dall’alto.

Myrtos si trova nella regione di Pylaros, nella zona nord-ovest dell’isola. Circondata da alte e verdi colline, formata da milioni di levigati sassolini bianchi e con i colori del mare che vanno dal blu elettrico al blu scuro e al turchese, il panorama che ci regala la spiaggia di Myrtos è qualcosa di eccezionale ad ogni ora del giorno. Scendiamo fino al parcheggio dove ad attenderci ci sono delle simpatiche caprette che pascolano libere dietro la spiaggia. Appena scesi dalla macchina veniamo catturati dal suono del mare che fa eco attraverso le alte pareti della montagna e sembra quasi di averlo li a due passi!

L’atmosfera che si respira a Myrtos è pura magia, perché davanti a te hai questa spiaggiona immensa e sullo sfondo quel mare che regala colori pazzeschi. La spiaggia è attrezzata con lettini e ombrelloni. Ovviamente essendo arrivati presto, ci prendiamo la prima fila alla modica cifra di 5€ (in Italia a questa cifra ci prendi un ghiacciolo e un caffè). Ci accomodiamo e trascorriamo tutta la mattina lì, tra un bagno e l’altro, tra un cocktail ed una ciambella fritta, tra una risata ed un sonnellino. La spiaggia comincia ad affollarsi; ci sono i bambini che corrono felici, i ragazzi che giocano con le onde, i signori che si spalmano la crema, insomma, ognuno ha il suo bel da fare!

Se volessimo trovare una pecca a questa spiaggia potremmo dire che il servizio bar/tavola calda è un po’ scarso. Poca varietà di panini e tramezzini. Ci sono i gelati ma sinceramente un qualcosina di più ci aspettavamo. No problem perché a noi ci basta un panino per ricaricare le pile e lasciare questo incanto per dirigerci verso: Emblisi Beach.
Noi siamo cosi, ci piace girare e vedere tutto del luogo che stiamo visitando e cosi diritti verso la spiaggia della città più pittoresca di tutta Cefalonia.
Infatti Emblisi si trova nella bella Fiskardo, cittadina situata al nord dell’isola. E’ minuscola, non è attrezzata per i turisti, non ha nè bar nè noleggio ombrelloni ma questo è ciò che la rende un piccolo paradiso incontaminato dai colori incredibili che virano dal verde brillante della vegetazione circostante al verde smeraldo del mare, in forte contrasto col bianco abbagliante della sabbia.
Emblisi è perfetta per chi ama fare interminabili bagni e snokeling grazie ai piatti strati rocciosi che incorniciano la spiaggia, popolatissimi di pesci.

Fiskardo è una bomboniera, piccolina ma incantevole. Posto ad anfiteatro attorno alla sua piccola baia, vi emozionerà immediatamente con le sue casette colorate in stile veneziano, il suo mare limpidissimo e i ristorantini che offrono cucina greca tradizionale affacciati sul porto.
Bella e suggestiva la passeggiata che dal porticciolo attraversa la pineta e porta al faro sulla punta da cui si gode una vista aperta sull’isola di Itaca.

           


Il penultimo giorno ce lo vogliamo godere tutto fino in fondo. E cosi, dopo una colazione veloce, alle 8 già siamo fuori dall’hotel direzione: Mellissani Cave.
Scoperta nel 1951, questa meraviglia naturale consisteva in una grotta che ospitava un lago sotterraneo.
Con il tremendo terremoto del 1953, crolla la volta della grotta, permettendo ai raggi del sole di illuminare il lago sottostante e di creare quegli incredibili giochi di luce che oggi vengono osservati da migliaia di turisti che visitano l’isola di Cefalonia.  E’ proprio il caso di dirlo : “Il Paradiso all’improvviso!”

Con un giro in barca potrete visitare la prima stanza del lago illuminata dai raggi del sole, bordeggiare una piccola isoletta ed inoltrarvi nella seconda camera, sotterranea, che presenta numerose concrezioni naturali, stalagmiti e stalattiti, il tutto alla modica cifra di 7€.
Ritornati in superficie, riprendiamo la macchina. Ci mancano due spiagge da vedere e vivere: Katelios Beach oppure Platis Gialos. Visto che era il penultimo giorno e non volevamo fare tanta strada optiamo per la prima! La Spiaggia Katelios di Cefalonia è situata sulla punta meridionale dell’isola, tra il vivace centro di Skala e quello di Lourdata, nei pressi del villaggio di Kato Katelios. Si tratta di una bella spiaggia a forma di falce lunga qualche centinaio di metri, caratterizzata da un litorale ampio e di sabbia con alcuni ciottoli, che si intensificano verso la riva. Il mare che la bagna è azzurro e limpido, con un fondale che digrada dolcemente verso il largo. A differenza delle altre spiagge, che hanno il fondale fin da subito molto profondo, qui l’acqua rimane bassa per molti metri (come nel versante Adriatico per capirci) e questo ci ha dato la possibilità di farci lunghe camminate dentro l’acqua, ovviamente intervallate da bagni e ricche dormite sui lettini (10€ il costo del set).

E’ l’ultima sera a Cefalonia e come tale la vogliamo onorare nel migliore dei modi. Cosi decidiamo di farci un aperitivo in uno dei localetti lungo la strada e poi cenare ad uno dei ristoranti tipici sulla spiaggia. Ovviamente senza fare troppo tardi, perché la strada per il ritorno è lunga, buia e come tutte le strade della Grecia, senza protezioni.


Ultimo giorno, anzi ultima mattina. Eh già perché il volo di rientro è previsto alle 17. Quindi sveglia presto e si torna dove tutto ha avuto inizio: la caletta sotto l’hotel. Alle 7:30 di mattina ci siamo solo noi ed è un vero paradiso! Certo, rimpiangiamo quei bei lettini che ci hanno accompagnato per tutta la vacanza ma per goderci le ultime ore di mare, siamo disposti anche a soffrire un poco sopra i ciottoli della caletta.

Ormai ci siamo, è davvero finita questa vacanza. Le valigie si chiudono, il taxi giù che aspetta. Mi siedo per l’ultima volta sulla sedia del nostro balconcino e mi fermo a guardare Itaka. Cosi bella e cosi imponente, pensare che 5 giorni prima eravamo lì ad esplorarla. Un velo di malinconia ci pervade, ripensiamo a tutti i momenti belli e a quanto sia magica l’atmosfera greca che ti riempie il cuore di gioia e di spensieratezza.
Il taxi ci suona e la mente torna alla realtà. Portiamo le valigie fuori dalla stanza, ultimo sguardo dentro e…. arrivederci Cefalonia.


QUESTO E’ IL NOSTRO VIAGGIO

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