Serena Staroccia
Il centro storico di San Felice Circeo, al contrario di quanto si possa pensare, non si trova vicino al mare ma su un promontorio incastonato nel parco nazionale del Circeo.
L’ intero centro è un labirinto di vicoli stretti e stradine tortuose, che si snodano tra case bianche e chiese antiche.
Nella piazza principale svetta, alta e maestosa, la Torre dei Templari, realizzata tra il 1240 il 1259, con il suo orologio a due lancette (su prenotazione c’è possibilità di salire fin sopra per godere di una vista mozzafiato sul litorale).
Dirigendoci verso via del Faro c’è il simbolo del paese, nonchè il punto più romantico del borgo: il faro di Capo Circeo;
si tratta di un faro che illumina le notti del litorale dal 1866. Poco più avanti c’è un belvedere facile da raggiungere con affaccio sul mare e sulle isole Pontine.
Per chi vuole c’è anche una piccola spiaggia rocciosa, poco frequentata, con acqua pulitissima.
Si tratta di un complesso costruito nel I secolo A.C. da Marco Emilio Lepido, uno dei triumviri che governarono Roma dopo la morte di Giulio Cesare.
In principio, la villa, era una residenza di lusso, dotata di tutte le comodità dell’epoca, come ad esempio una piscina, un bagno termale e, ovviamente, anche un giardino.
Oggi resta ben poco di questo sito anche se, grazie ai suoi 8.000 metri quadrati di estensione, resta comunque un complesso maestoso e di straordinaria importanza.
Le uniche cose che possiamo trovare sono le tre terrazze, il padiglione dei Quattro Venti, a forma di piccola torre, realizzato dal Principe Poniatowsky durante la sua reggenza del Circeo e le cisterne per la raccolta delle acque piovane.
La visita al sito è guidata e dura circa un’ora.
COSE DA SAPERE
Se stai programmando una visita alla Villa dei Quattro Venti, ti consiglio di indossare scarpe comode, perché la visita al sito richiede un po’ di camminata su un terreno sconnesso. Inoltre, ti consiglio di portare con te una borraccia d’acqua, perché il sito non è attrezzato con punti di ristoro.
Parliamo di una grotta naturale, situata a circa 3 km dal centro abitato di San Felice Circeo, che in passato veniva chiama la “Grotta della Maga” perchè secondo la leggenda, al suo interno, venivano realizzati degli incantesimi dalla Maga Circe. Più realisticamente la grotta è chiamata cosi perchè un tempo era abitata da capre selvatiche.
Non è certa la datazione ma gli storici fanno risalire la sua origine a milioni di anni fa, quando questa parte del Lazio era letteralmente coperta dal mare.
L’ acqua salata ha lentamente scolpito la grotta e le cavità nelle rocce calcaree, creando strutture geologiche uniche e affascinanti.
Oggi, è un vero paradiso per gli speleologi, gli amanti del mare e chiunque sia affascinato dalla bellezza sotterranea.
E’ visitabile su prenotazione alla Pro Loco di San Felice Circeo.
Situato in una posizione privilegiata, su una delle punte del promontorio di San Felice Circeo, il Fortino Napoleonico è un affascinante monumento storico che testimonia la ricca storia di San Felice Circeo e la sua importanza strategica nel corso dei secoli.
Noto anche come Torre del Fico, il fortino, fu costruito nel 1801 per ordine di Napoleone Bonaparte.
La sua posizione privilegiata sulla cima del promontorio di San Felice Circeo consentiva di sorvegliare il tratto di costa del Mar Tirreno e di difendere la zona da possibili minacce nemiche.
La visita al fortino offre non solo un’opportunità unica di immergersi nella storia, ma anche la possibilità di ammirare panorami spettacolari sulla costa. Dalla torre di avvistamento, si può godere di una vista mozzafiato che spazia dalla spiaggia di San Felice Circeo alla macchia mediterranea circostante. Questo luogo è l’ideale per scattare fotografie panoramiche indimenticabili.
Arroccata sul promontorio del Circeo e avvolta dalla folta vegetazione mediterranea, l’Acropoli del Circeo o Antica Circei è stata per anni il luogo dove si rifugiavano gli abitanti in caso di attacchi da parte dei nemici.
Grazie alle imponenti mura megalitiche, gli abitanti riuscivano a trovare un luogo sicuro in contesti di difesa in cui si ricercava l’inespugnabilità infatti le mura erano lisce e quindi difficili da scalare.
Che era un luogo di difesa è testimoniato anche dal fatto che non vi sono resti di opere murarie riconducibili ad abitazioni.
Ciò che sappiamo per certo è che le mura ciclopiche dell’Acropoli di San Felice Circeo avvolgevano circa 2 ettari di terreno, scolpiti nella roccia viva proveniente da due cave locali, delimitando il perimetro con una pianta a quadrilatero irregolare. Queste imponenti mura possono essere esplorate integralmente attraverso un sentiero escursionistico panoramico che le segue lungo tutta la loro estensione.
Ecco una selezione dei migliori ristoranti del Circeo:
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